Sconto del 65% in fattura. E non solo!
È uno degli argomenti più caldi, forse il più richiesto, assieme allo sconto del 50% e all’arcinoto 110%. Di cosa si tratta? Beh, semplice: della possibilità di ottenere una detrazione direttamente sulla somma da pagare. Un’agevolazione introdotta dalla Legge 296 del 2006 e dal Decreto Legge 34 del 2020. La prima ha di fatto avallato il sistema degli ecobonus, che consente di usufruire delle detrazioni fiscali (una riduzione sulle tasse da pagare, in poche parole), mentre il Decreto citato – il cosiddetto Decreto Rilancio – ha esteso la possibilità, per cliente finale, di poter trasformare la detrazione di cui sopra in uno sconto sul prezzo finale.
Come funziona in pratica lo sconto in fattura? Dunque, senza addentrarci troppo nei dettagli tecnici, si tratta della possibilità di pagare di meno grazie a una detrazione sulle tasse fatta all’impresa che esegue i lavori. Una riduzione che, per il cliente, si traduce in un forte e immediato risparmio. In sostanza, lo sconto viene applicato dall’impresa esecutrice per un importo pari alla detrazione di cui la stessa usufruisce. E chi vuole, ad esempio, sostituire la caldaia, a fronte di un lavoro da 1000 euro, pagherà solo 350! Il cliente non sarà titolare di alcuna detrazione fiscale, mentre il titolare della detrazione sarà l’impresa che ha applicato l’abbuono.
Lo sconto in fattura si calcola in base all’ecobonus di riferimento. Esistono in effetti varie agevolazioni fiscali per le quali è possibile scegliere di usufruirne. Ma a chi spetta lo sconto in fattura nello specifico? Ecco l’elenco:
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII.
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
- interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione;
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. In pratica, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento;
- interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione realizzato.;
- interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
- acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto (building automation) degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative. Questi dispositivi, mediante la fornitura periodica dei dati, dovranno indicarti le condizioni di funzionamento correnti e consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto;
- interventi di riqualificazione energetica;
- interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti). La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/mqK, contenuti nell’allegato E del decreto attuativo del Mise Requisiti;
- installazione di impianto pannelli solare termico per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;
Il Decreto Rilancio ha anche ripristinato la possibilità dello sconto in fattura del 50% per le spese relative agli interventi di ristrutturazione edilizia.
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